Legge codice rosso contro la violenza sulle donne

La violenza sulle donne sembra inarrestabile e ogni anno miete numerose vittime in Italia e nel mondo scopriamo insieme la legge codice rosso. Ne abbiamo parlato con l’Avv. Davide Cornalba, del foro di Lodi, molto attivo sul web grazie al blog dell’Avvocato Davide Cornalba.

Ogni anno in tutto il mondo ci sono centinaia di donne che sono vittime di violenza, anche e soprattutto domestica ossia che si manifesta in casa. Molto spesso a operare violenza su una donna è una persona conosciuta come un parente, un partner, un ex o un conoscente. Da anni si cerca di delimitare questo fenomeno che invece continua a crescere in modo esponenziale, sono infatti numerosi i casi di femminicidio che ascoltiamo al telegiornale e molto spesso sono donne che hanno denunciato violenza prima di essere uccise. A fronteggiare questa emergenza servirebbero leggi che puniscano realmente chi sceglie di oltrepassare il limite, chi effettua stalking, chi abusa fisicamente o mentalmente di una donna e dall’altra parte dovrebbero essere potenziati i sistemi di aiuto per queste donne che troppo spesso subiscono le violenze non facendone parola con nessuno magari per paura o per mancanza di mezzi che le aiutano a crearsi una propria indipendenza. 

Oggi parliamo della legge codice rosso contro la violenza sulle donne che nel 2019 ha segnato un primo passo importante (https://www.laleggepertutti.it/457465_quali-sono-i-reati-di-codice-rosso) .

Che cos’è la legge codice rosso?

La legge codice rosso è un insieme di normative e regole che sono state create per abbattere la violenza sulle donne. Questo “pacchetto” di leggi è volto a creare una corsia preferenziale per tutte le donne che denunciano un abuso, una violenza domestica o una violenza di qualsiasi genere. L’obiettivo è quello di spingere più donne possibili a denunciare fornendo un aiuto immediato e tempestivo e al tempo stesso di punire adeguatamente chi esegue violenze di ogni genere sulle donne.

Cosa ha di importante questa legge?

Ecco alcuni dei principi fondamentali:

  • La polizia giudiziaria che riceve la notizia di una violenza domestica o di genere deve immediatamente informare il pubblico ministero il quale ha 3 giorni per ascoltare la persona offesa o chi ha denunciato il fatto. 
  • Le donne vittime di violenza hanno tempo 12 mesi per poter denunciare l’accaduto. 
  • Introduzione del delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.
  • Inserimento del delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate. 
  • Introduzione del delitto di costrizione o induzione al matrimonio. 
  • Inserimento del diritto di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. 
  • Pene più severe per chi esegue maltrattamento contro i familiari e conviventi, atti persecutori e violenza sessuale. 
  • Introduzione di un braccialetto elettronico per il denunciato per monitorare che non si avvicini alla vittima. 

Legge codice rosso contro la violenza sulle donne

La violenza sulle donne sembra inarrestabile e ogni anno miete numerose vittime in Italia e nel mondo scopriamo insieme la legge codice rosso. Ne abbiamo parlato con l’Avv. Davide Cornalba, del foro di Lodi, molto attivo sul web grazie al blog dell’Avvocato Davide Cornalba.

Ogni anno in tutto il mondo ci sono centinaia di donne che sono vittime di violenza, anche e soprattutto domestica ossia che si manifesta in casa. Molto spesso a operare violenza su una donna è una persona conosciuta come un parente, un partner, un ex o un conoscente. Da anni si cerca di delimitare questo fenomeno che invece continua a crescere in modo esponenziale, sono infatti numerosi i casi di femminicidio che ascoltiamo al telegiornale e molto spesso sono donne che hanno denunciato violenza prima di essere uccise. A fronteggiare questa emergenza servirebbero leggi che puniscano realmente chi sceglie di oltrepassare il limite, chi effettua stalking, chi abusa fisicamente o mentalmente di una donna e dall’altra parte dovrebbero essere potenziati i sistemi di aiuto per queste donne che troppo spesso subiscono le violenze non facendone parola con nessuno magari per paura o per mancanza di mezzi che le aiutano a crearsi una propria indipendenza. 

Oggi parliamo della legge codice rosso contro la violenza sulle donne che nel 2019 ha segnato un primo passo importante (https://www.laleggepertutti.it/457465_quali-sono-i-reati-di-codice-rosso) .

Che cos’è la legge codice rosso?

La legge codice rosso è un insieme di normative e regole che sono state create per abbattere la violenza sulle donne. Questo “pacchetto” di leggi è volto a creare una corsia preferenziale per tutte le donne che denunciano un abuso, una violenza domestica o una violenza di qualsiasi genere. L’obiettivo è quello di spingere più donne possibili a denunciare fornendo un aiuto immediato e tempestivo e al tempo stesso di punire adeguatamente chi esegue violenze di ogni genere sulle donne.

Cosa ha di importante questa legge?

Ecco alcuni dei principi fondamentali:

  • La polizia giudiziaria che riceve la notizia di una violenza domestica o di genere deve immediatamente informare il pubblico ministero il quale ha 3 giorni per ascoltare la persona offesa o chi ha denunciato il fatto. 
  • Le donne vittime di violenza hanno tempo 12 mesi per poter denunciare l’accaduto. 
  • Introduzione del delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.
  • Inserimento del delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate. 
  • Introduzione del delitto di costrizione o induzione al matrimonio. 
  • Inserimento del diritto di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. 
  • Pene più severe per chi esegue maltrattamento contro i familiari e conviventi, atti persecutori e violenza sessuale. 
  • Introduzione di un braccialetto elettronico per il denunciato per monitorare che non si avvicini alla vittima. 
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