Quando si parla della qualità dei filmati e delle TV, ci sono sempre tanti discorsi che riguardano la risoluzione, le varie funzioni messe a disposizione, così come qualcosa che ultimamente ha reso i discorsi più interessanti: la presenza dell’HDR, o del Dolby Vision. Queste funzioni sono mirate a rendere i colori delle televisioni più ricchi, vivaci e appaganti. Ovviamente dipende sempre dal contenuto che sta venendo riprodotto, ed è per questo che man mano vi sono state delle novità che hanno cambiato un po’ le cose.
L’orgine dell’HDR
In fondo il punto è questo: all’origine, l’HDR non faceva altro che prendere spunto da un paio di fattori all’interno d’una singola immagine. Il Dolby Vision ha introdotto qualcosa di molto speciale a questo mix, ovvero la possibilità d’interpretare delle istruzioni create ad hoc per migliorare la qualità del video a seconda della scena o del momento. Perciò, ogni filmato che è stato ottimizzato per il Dolby Vision sa sempre esattamente cosa esaltare, invece di basarsi su un calcolo fatto al volo.
Per rispondere alla competizione
Per rispondere alla concorrenza è nato prima l’HDR10, e poi l’HDR10+. Queste modalità permettono di visualizzare colori vivi e lucidi, ma non solo in base ad un calcolo progressivo, questo può essere adattato anche in base ad altri fattori. E’ diventato più leggero da utilizzare, più flessibile, ed in generale un’ottima alternativa a chi preferisce fare a meno del Dolby Vision. In tutto questo discorso però c’è un settore che è stato ignorato per parecchio tempo, ed è quello del Gaming.
I videogiochi sono sempre stati generalmente ignorati dall’HDR. Questo perché richiedono sempre una certa velocità ed un ritardo assolutamente minimo ai comandi per giocare come si deve: siccome l’HDR richiede almeno un elaborazione fatta al volo in sottofondo, è chiaro che può risultare in vari ritardi d’input e questo non è davvero preferibile per molti giocatori.
Vista però l’importanza che sta avendo la grafica negli ultimi tempi, sono nati rispettivamente due modalità: Dolby Vision for Games e l’HDR10+G.
Le funzioni ulteriori
Molti di voi penseranno semplicemente che queste modalità non sono altro che un HDR elaborato e reso giusto quel che basta per essere leggero sui ritardi, rendendo così le partite fluide e con gli stessi vantaggi dell’HDR. In parte non state sbagliando: fino ad un certo punto la promessa dell’HDR10+G e Dolby Vision for Gaming è proprio questa. Ma c’è ovviamente di più.
Infatti l’HDR10+G ha due funzioni che sono il VRR (Variable Refresh Rate) e il Low Latency Source Tone Mapping. Senza andare in esagerati dettagli tecnici, basti dire che il VRR serve per regolare la frequenza d’aggiornamento dello schermo sul momento senza perdere alcun dettaglio, mentre il Source Tone Mapping serve per compensare eventuali ritardi d’input usando un algoritmo adeguato a comprendere cosa merita o meno un accorgimento in più. Ovviamente anche la Dolby offre delle funzioni molto simili.
Va detto però che sia il dispositivo che il gioco stesso devono essere compatibili con queste nuove modalità. Verrà introdotta sia per le console che per il PC, perciò sarà presente nei Monitor e nelle Televisioni. A buona nota però i vari prodotti che supportano l’HDR10+G o il Dolby Vision For Gaming funzioneranno lo stesso con dispositivi che hanno un HDR di base, anche se ovviamente senza attivare le funzioni più avanzate. Entrambe queste funzioni sono state rese disponibili nel 2021, perciò schermi che offrono entrambe le modalità sono rari per il momento. Basterà tuttavia avere un po’ di pazienza: già la Samsung è pronta ad offrire Monitor e TV 8K che hanno questa modalità installata.